A fine 2024 il nostro giornale è stato protagonista di un progetto di laboratorio di giornalismo presso il Liceo Statale “Elsa Morante” di Scampia. Il nostro direttore Marco Grasso ha coinvolto gli studenti di diverse classi dell’istituto in una serie di incontri sull’informazione e sulla comunicazione più in generale, nel corso dei quali i ragazzi hanno potuto misurarsi con tutti gli strumenti a disposizione: dalla scrittura “tradizionale” (i giornali e la carta stampata), alla Tv fino al Web. Alla fine del progetto i ragazzi hanno realizzato un video in cui, attraverso le loro voci e di chi vive ogni giorno Scampia, hanno raccontato una realtà diversa e lontana da una narrazione spesso stereotipata e intrisa di pregiudizi, che descrive quel quartiere napoletano solo come un luogo pericoloso e degradato.


Abbiamo avuto l’opportunità di esplorare il mondo della comunicazione e dell’informazione, imparando le basi di un lavoro tanto bello quanto complesso. Il laboratorio ci ha fatto capire come nasce una notizia, come viene strutturato un articolo e quali sono i criteri fondamentali per la costruzione di un prodotto giornalistico etico e accurato. Il progetto inoltre ci ha fatto immedesimare nel lavoro dei giornalisti, scrivendo articoli sul nostro quartiere Scampia, e registrando con delle telecamere come se fossimo dei giornalisti. Questo progetto ci ha insegnato tanto ed è per questo che lo porteremo nel nostro cuore.
Anna Gelsomino
Emanuele Foresta

Il giornalismo è sempre stato percepito come un mestiere lontano dal mondo scolastico, ma un progetto svolto nel mio liceo ha dimostrato quanto possa essere una realtà vicina e coinvolgente per gli studenti. Partecipare a questo progetto mi ha permesso di scoprire e approfondire competenze importanti, come la scrittura, la gestione del tempo e il lavoro di squadra. L’obbiettivo era quello di riuscire a creare un vero articolo seguendo le regole delle 5w, ovvero strutturare il testo in modo da rispondere alle domande: Chi? Cosa? Quando? Dove? Perché? Sotto la guida di un giornalista professionista, ci siamo calati nel ruolo di redattori, cameramen e giornalisti. Personalmente ho provato ad impegnarmi per ottenere anche un minimo di risultati, partendo col distinguere una notizia da un’opinione. Scrivere un articolo richiede non solo creatività, ma anche la capacità di verificare le fonti e organizzare le informazioni in modo logico. Uno degli aspetti più stimolanti è stato condurre un’intervista insieme ai miei compagni di classe. Siamo andati nel giardino della scuola e abbiamo fatto interviste in gruppo e in coppia. Non sono mancate le difficoltà poiché c’è stato anche l’impegno dello studio e non sempre sono riuscita a partecipare. Il lavoro di squadra non è stato sempre semplice: mettere insieme idee diverse e affrontare varie tematiche richiede pazienza. Questa esperienza mi ha insegnato che il giornalismo non è solo un lavoro, ma una responsabilità; mi ha aiutato a sviluppare un maggior senso critico e a capire quanto sia importante essere informati in modo corretto.
Mena Di Tommaso

La scuola in redazione è stato il primo progetto del triennio scolastico. Durante il laboratorio di giornalismo abbiamo avuto anche la possibilità di utilizzare la telecamera e il microfono, soprattutto quando siamo stati in sedi interessanti e importanti, come il Centro Hurtado e la palestra Maddaloni, dove abbiamo intervistato persone note come Giovanni Maddaloni, conosciuto anche come O’ Maé, padre del campione olimpico Marco Maddaloni e guida della “Star Judo Club” di Scampia. Napoletano Classe ’56, ha portato numerosi suoi atleti sul podio di campionati europei. Della sua intervista mi ha colpito la semplicità e la schiettezza nel raccontare anche situazioni personali molto tristi e dolorose, che sono diventate per lui una spinta a crescere e ad andare avanti. Nel Centro Hurtado sono rimasto colpito dall’attenzione e la cura di chi lavora in una struttura diventata riferimento per tante famiglie. Anch’io ho avuto la possibilità di parlare di Scampia in un’intervista che mi è stata fatta, durante il laboratorio, dalla mia amica Federica.
Cristian Barbato

Il laboratorio di giornalismo si è rivelata un’esperienza molto importante, sia da un punto di vista didattico che strettamente personale. Probabilmente non sarò un giornalista e né lavorerò in questo mondo, ma sono contento di aver potuto cogliere i punti essenziali e più fruttuosi di questo percorso suggestivo. Il progetto, anche se ci ha costretto a stare a lungo in classe, ben oltre l’orario mattutino, mi ha aiutato a capire molte cose sul giornalismo e a migliorare la mia scrittura. Spesso a scuola, soprattutto in un liceo, ci troviamo di fronte a compiti che richiedono una buona capacità di sintesi. Caratteristiche che nel giornalismo sono essenziali, specialmente oggi, in un’epoca in cui siamo abituati a leggere ed informarci in maniera molto veloce e, spesso, superficiale. Con il professionista Marco Grasso abbiamo affrontato svariate tematiche in maniera simpatica e coinvolgente. A partire dalla regola delle 5w alle 5S, che ci hanno guidato nella scrittura degli articoli, e dalla conoscenza dei ruoli e delle mansioni in una redazione giornalistica
Eduardo Roghi

Questo progetto, che mi è stato proposto dalla professoressa Polcari, è stato bello e molto interessante e mi ha consentito di migliorare la mia capacità di scrittura. Sono davvero grato al giornalista Marco Grasso, che ha organizzato le lezioni e le attività e alla Professoressa Polcari, per avermi coinvolto e organizzato le attività esterne alla scuola, durante le quali ho avuto la possibilità di intervistare la vice-presidente del centro Hurtado. È stata un’esperienza coinvolgete e molto formativa, che mi sento di consigliere anche ad altri studenti e che, se possibile, mi piacerebbe ripetere.
Giuseppe Sansò

“La scuola in redazione” è stato il primo progetto a cui ho partecipato in questo triennio e devo dire che mi sono divertito molto, appassionandomi al giornalismo. Devo dire che mi ha anche aiutato a superare l’ansia di trovarsi davanti ad una telecamera. Ringrazio per la splendida esperienza la professoressa Ersilia Polcari, che mi ha permesso di iscrivermi al progetto, e il giornalista Marco Grasso. Oltre a scrivere degli articoli e a realizzare delle interviste all’interno della scuola, durante le quali ci siamo confrontati su diverse tematiche di attualità, abbiamo anche avuto la possibilità di andare in giro nel nostro quartiere per raccogliere le testimonianze di chi vive in una zona di Napoli spesso al centro, soprattutto in passato, di episodi di cronaca nera. Siamo stati infatti al “Centro Hurtado” dove ho realizzato uno “stand up”, ovvero un’introduzione video sulla giornata. In quella sede siamo stati accolti dalla vicepresidemte Francesca Avitabile che ci ha illustrato le tante attività portate avanti nella formazione. Successivamente, abbiamo visitato lo “Star Judo Club di Scampia”, una palestra guidata da Giovanni Maddaloni, padre del campione olimpico Marco Maddaloni.
Leonardo Merola

Il laboratorio di giornalismo nella nostra scuola è stata un’esperienza formativa importante, oltre che interessante e divertente. Durante il percorso, siamo stati coinvolti in diverse attività ed esercitazioni che ci hanno permesso di scoprire il mondo del giornalismo in modo diretto e coinvolgente. Inizialmente, ci sono state insegnante le basi della scrittura giornalistica e, quindi, come si riconosce una notizia, come si struttura e scrive un articolo, seguendo la regola delle 5 W, e come si realizza un giornale. Ognuno di noi ha avuto la possibilità di scrivere un breve articolo, mettendo così in pratica quanto appreso. Una delle attività più emozionanti è stata la simulazione di un’intervista. Un’esperienza che ci ha insegnato a gestire una conversazione e che ha migliorato anche le nostre capacità di ascolto e comunicazione. Inoltre, lavorando in gruppo, abbiamo capito l’importanza di collaborare e confrontarsi. È stato incredibile vedere come il contributo di ciascuno di noi fosse fondamentale per il risultato finale. Le critiche costruttive, che pure sono emerse durante gli incontri, sono state preziose e ci hanno permesso di riflettere e migliorare le nostre competenze. Credo che tutti noi siamo tornati a casa con nuove idee e una forte motivazione a continuare a esplorare questo affascinante campo. Speriamo che questa esperienza possa essere ripetuta in futuro, perché siamo certi che ci siano ancora molte storie da raccontare!
Michela Giugliano

Ho avuto la fortuna di partecipare ad un progetto che mi ha incuriosito molto e che mi ha consentito di avvicinarmi e misurarmi con il mondo della formazione e della comunicazione. Inizialmente pensavo che sarebbe stata una cosa noiosa, se non proprio una perdita di tempo. Invece è stata un esperienza molto intrigante, che mi ha consentito di scoprire il lavoro faticoso e affascinante di un giornalista. Nella vita sicuramente non farò la giornalista, ma è stata un bella esperienza che mi ha aiutato nel migliorare la mia scrittura anche per i compiti proposti nel percorso scolastico.
Ylenia Musella

È stato un corso davvero importante sia per la crescita personale che mentale di noi studenti, che siamo stati stimolati alla lettura dei giornali e avvicinati alle diverse forme di scritture, anche attraverso test ed esercitazioni. Credo sia stato il miglior laboratorio organizzato dalla nostra scuola perché ci ha dato la possibilità di intervistare alcuni riferimenti del nostro quartiere, provando anche a raccontare una Scampia diversa da quella descritta dai mass media. Mi sento di ringraziare la professoressa Lia Polcari per avermi coinvolta e il giornalista Marco Grasso che ci ha avvicinato e fatto appassionare al mondo dell’informazione.
Aurora Bellini

Il progetto mi ha aiutato a capire come si raccolgono e selezionano le notizie e, soprattutto, come si struttura e scrive un articolo. Una volta siamo usciti anche fuori dalla nostra scuola, per raccontare due realtà molto importante del nostro quartiere: il centro “Hurtado” e la palestra Maddaloni. Abbiamo avuto la possibilità di migliorare le nostre capacità di sintesi e di scrittura, anche di comunicazione in video. È stata un’esperienza davvero interessante: spero che il progetto venga organizzato anche nei prossimi anni.
Dario De Simone

È stata un’esperienza molto interessante e stimolante: la giornata che mi è piaciuta di più è stata quella in cui abbiamo scritto del nostro quartiere, leggendo poi ad alta voce i nostri articoli, confrontandoci tra di noi. Mai avrei pensato di scrivere e invece, grazie agli strumenti e le conoscenze che ci sono stati trasferiti durante gli incontri, ho avuto anche questa bellissima opportunità. Durante il laboratorio siamo andati anche fuori dalla nostra scuola, nel vicino centro “Hutardo” e nella palestra Maddaloni. Tutta la nostra attività è stata raccontata attraverso un video finale, che rappresenterà per me un bellissimo ricordo di questa esperienza.
Francesco Vitale

Credo che non lavorerò mai nell’ambito del giornalismo, ma questo progetto mi è piaciuto e mi ha coinvolto molto, anche per il buon rapporto che si è creato con il tutor, bravo a coinvolgere tutti, anche chi sembrava meno interessato. La cosa che mi è piaciuto di meno è stata il giornale (per me puzza), ma quest’iniziativa ci ha consentito di trattare e confrontarci su tematiche attuali, compreso il nostro quartiere. Abbiamo avuto l’opportunità di uscire dalla scuola per incontrare e intervistare i riferimenti di alcune associazioni e realtà di Scampia. Il nostro tutor ci ha dato una serie di informazioni generali sul mestiere del giornalista e, quindi, su come si raccolgono le informazioni, si selezionano ed elaborano per essere poi comunicate all’esterno, attraverso un articolo o un video.
Katia Stornaiuolo

La giornata più interessante del laboratorio di giornalismo è stata sicuramente quella vissuta in giro nel nostro quartiere, per intervistare alcuni esponenti del Centro “Hurtado”, il titolare dalla palestra “Maddaloni” e un consigliere della locale Municipalità. “Lo sport è disciplina e rispetto, ma rappresenta soprattutto la possibilità per i ragazzi di immaginare un futuro diverso”, ci ha raccontato Gianni Maddaloni, maestro di judo e padre del campione olimpico Marco. La palestra è simbolo di riscatto e riferimento per tanti giovani di Scampia. La solidarietà e il sostegno sono alla base delle attività del centro “Hurtado”, altro punto di riferimento del nostro quartiere. Il confronto con il consigliere Vincenzo Di Clemente, infine, ci ha fatto capire come anche le istituzioni siano impegnate tutti i giorni sul territorio per creare un futuro migliore per la nostra comunità.
Nando Rusciano

È stato un corso davvero importante sia per la crescita personale che mentale di noi studenti, che siamo stati stimolati alla lettura dei giornali e avvicinati alle diverse forme di scritture, anche attraverso test ed esercitazioni. Credo sia stato il miglior laboratorio organizzato dalla nostra scuola perché ci ha dato la possibilità di intervistare alcuni riferimenti del nostro quartiere, provando anche a raccontare una Scampia diversa da quella descritta dai mass media. Mi sento di ringraziare la professoressa Lia Polcari per avermi coinvolta e il giornalista Marco Grasso che ci ha avvicinato e fatto appassionare al mondo dell’informazione.
Aurora Bellini

Il progetto mi ha aiutato a capire come si raccolgono e selezionano le notizie e, soprattutto, come si struttura e scrive un articolo. Una volta siamo usciti anche fuori dalla nostra scuola, per raccontare due realtà molto importante del nostro quartiere: il centro “Hurtado” e la palestra Maddaloni. Abbiamo avuto la possibilità di migliorare le nostre capacità di sintesi e di scrittura, anche di comunicazione in video. È stata un’esperienza davvero interessante: spero che il progetto venga organizzato anche nei prossimi anni.
Dario De Simone

È stata un’esperienza molto interessante e stimolante: la giornata che mi è piaciuta di più è stata quella in cui abbiamo scritto del nostro quartiere, leggendo poi ad alta voce i nostri articoli, confrontandoci tra di noi. Mai avrei pensato di scrivere e invece, grazie agli strumenti e le conoscenze che ci sono stati trasferiti durante gli incontri, ho avuto anche questa bellissima opportunità. Durante il laboratorio siamo andati anche fuori dalla nostra scuola, nel vicino centro “Hutardo” e nella palestra Maddaloni. Tutta la nostra attività è stata raccontata attraverso un video finale, che rappresenterà per me un bellissimo ricordo di questa esperienza.
Francesco Vitale

Credo che non lavorerò mai nell’ambito del giornalismo, ma questo progetto mi è piaciuto e mi ha coinvolto molto, anche per il buon rapporto che si è creato con il tutor, bravo a coinvolgere tutti, anche chi sembrava meno interessato. La cosa che mi è piaciuto di meno è stata il giornale (per me puzza), ma quest’iniziativa ci ha consentito di trattare e confrontarci su tematiche attuali, compreso il nostro quartiere. Abbiamo avuto l’opportunità di uscire dalla scuola per incontrare e intervistare i riferimenti di alcune associazioni e realtà di Scampia. Il nostro tutor ci ha dato una serie di informazioni generali sul mestiere del giornalista e, quindi, su come si raccolgono le informazioni, si selezionano ed elaborano per essere poi comunicate all’esterno, attraverso un articolo o un video.
Katia Stornaiuolo

La giornata più interessante del laboratorio di giornalismo è stata sicuramente quella vissuta in giro nel nostro quartiere, per intervistare alcuni esponenti del Centro “Hurtado”, il titolare dalla palestra “Maddaloni” e un consigliere della locale Municipalità. “Lo sport è disciplina e rispetto, ma rappresenta soprattutto la possibilità per i ragazzi di immaginare un futuro diverso”, ci ha raccontato Gianni Maddaloni, maestro di judo e padre del campione olimpico Marco. La palestra è simbolo di riscatto e riferimento per tanti giovani di Scampia. La solidarietà e il sostegno sono alla base delle attività del centro “Hurtado”, altro punto di riferimento del nostro quartiere. Il confronto con il consigliere Vincenzo Di Clemente, infine, ci ha fatto capire come anche le istituzioni siano impegnate tutti i giorni sul territorio per creare un futuro migliore per la nostra comunità.
Nando Rusciano